PD: FOLLINI, LEGAME CON DI PIETRO ALLE SPALLE ORA GUARDIAMO ALL'UDC |
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Roma, 29 set - ''I passaggi successivi alle elezioni portavano il segno della vittoria di Berlusconi e quindi era abbastanza ovvio che fossero maggioranza e governo a fare l'agenda costringendo l'opposizione in un ruolo residuale, il Pd oggi cerca di far accendere i riflettori su di se'''.
Cosi' il responsabile delle politiche dell'Informazione del partito Democratico, Marco Follini, spiega all'Asca il cambio di marcia impresso da Walter Veltroni all'iniziativa del Pd in questa ripresa autunnale, dall'Alitalia, alla Rai, agli attacchi diretti al premier che hanno fatto sancire al leader del centrodestra la fine di ogni possibilita' di dialogo.
D: Con il suo attivismo nelle 48 ore che hanno portato alla soluzione della vertenza Alitalia, Veltroni e' riuscito a rubare la scena mediatica a Berlusconi e perfino a Di Pietro: ma non c'e' il pericolo, come denunciano nella Cdl, che il Pd per recuperare consensi finisca per imitare l'oltranzismo dell'Idv?.
R: ''La mia opinione e' che ci si debba muovere nella direzione esattamente opposta se vogliamo caratterizzare il profilo riformista che Veltroni ha delineato e perseguito; al legame con Di Pietro ci ha portato una legge elettorale che ormai e' alle spalle e Berlusconi ha tutto l'interesse a schiacciare il Pd su una linea di antiberlusconismo, per questo dobbiamo evitare di farci confinare in quell'angolino''.
D: In realta' Veltroni continua a tessere la tela di un'alleanza con la formazione di Pier Ferdinando Casini, lei che e' stato segretario dell'Udc pensa che oggi sia un'ipotesi praticabile?.
R: ''Non do consigli ne' faccio previsioni, pero' credo che se il distacco da Berlusconi e' vero e profondo la destinazione piu' probabile dell'Udc e' collaborare con il Pd: e' sufficiente redigere l'antologia degli interventi politici degli ultimi mesi per accorgersi che le distanze non sono cosi' ampie''.
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